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Giadeite Lavanda

Trattasi di una bellissima e rara varietà viola-pallido (il mauve dei francesi, in riferimento al fiore della malva). Giacimenti: gli stessi della giadeite, uno dei più importanti si trova in Birmania.  


Per saper valutare una giadeite lavanda è molto importante saper individuare se si tratta di giadeite lavanda colorata naturale o se il colore della gemma sia stato trattato artificialmente.

disco di giada  colorata artificialmente color lavanda ciondolo realizzato in giada colorata artifiaialmente.

 

TRATTAMENTI

Irreversibili:

a) Termico esso riesce a schiarire il color lavanda trasformandolo in un colore più commercialmente apprezzabile, cioè il “lavanda chiaro” questo avviene tra i 220° e i 240°.

Il riscaldamento, naturalmente, distrugge il colore della giada tinta, come quella lavanda, anche alle temperature relativamente basse di 220-400°C; altre giade lavanda non trattate mantengono il loro colore a 750°C, ma non a 875°C o oltre 1000°C.

b) Irraggiamento l’esistenza di uno speciale (e sconosciuto) tipo di irraggiamento, suggerito come origine dell’abbondanza di pietre di colore lavanda “naturale” apparse in anni recenti.

c) Tinture sia la giadeite che la nefrite vengono tinte nei colori verde e lavanda: la giadeite tinta è più comune perché tende ad essere più porosa della nefrite, è più traslucida ed è più frequentemente bianca o chiara. L’applicazione o l’assorbimento irregolare del colore produce un aspetto più realistico.

Il procedimento della tintura, come veniva usato ad Hong Kong, consisteva nello scaldare le pietre e nell’immergerle in una soluzione alcolica di coloranti anilinici. Vengono anche citate tinture naturali, come il succo di mirtillo. Dati inediti di T.Talpey riportano che può essere usata anche una soluzione di violetto di genziana (una tintura eterogenea che contiene violetto cristallizzato usato in medicina); essa viene tuttavia scolorita da una soluzione di acqua ossigenata.

d) Impregnazione spesso viene usata paraffina come fase finale nel processo della burattatura della giada per mascherare piccole fratture superficiali.

qui troviamo un bracciale realizzato in giada verde e giada lavanda di scarsa qualità

IDENTIFICAZIONE

Per prima cosa bisogna identificare la gemma se si tratta di nefrite o giadeite con esame gemmologico ( indice di rifrazione, spettro, peso specifico, osservazione al microscopio, raggi ultravioletti).

Da un accurato esame delle superfici superiore ed inferiore si possono notare delle concentrazioni di tintura.

Un recente studio dettagliato delle giadeiti color lavanda fatto da Koivula indica che in alcune giade tinte è presente una forte fluorescenza arancione agli ultravioletti a onda lunga, assente in altre; anche qui si può rilevare la concentrazione della tintura nelle commessure superficiali, (qui la fluorescenza può essere più accentuata).

Sia il calore che gli acidi forti distruggono il colore artificiale, ma entrambi i test non sono raccomandabili nella routine gemmologia.

Comunque è possibile asportare con un po’ di acetone la paraffina superficiale in un punto nascosto della gemma, e con un piccolo batuffolo di cotone imbevuto di acqua ossigenata vedere se questo si tinge di rosa. Tutto questo ovviamente dopo aver fatto i test sopraccitati e se da questi sono sorti forti dubbi.

Pugnale realizzato in giadeite, periodo Ming 1368/1644

Portaprofumo realizzato in giadeite lavanda naturale Pugnale realizzato in giadeite, periodo Ming 1368/1644

 

 

 

DOMANDE

1) La rara varietà lavanda è commercialmente più o meno preziosa di una bellissima qualità di giadeite imperiale (verde quasi smeraldo, e traslucida) ?

- La risposta è no, perché per quanto rara sia non riesce a superare nel prezzo al carato la migliore della qualità “imperiale”.

2) Quale è la prassi da seguire per stimare l’autenticità e la qualità di una giadeite lavanda.?

- Per prima cosa determinare con certezza se si tratta di nefrite o giadeite,

- Poi osservare al microscopio e determinare se è stata trattata o no

- Mettere la pietra sotto i raggi ultravioletti come ho detto sopra è fondamentale

- Determinare l’intensità del color lavanda e la traslucidità per darne un valore, da un minimo ad un massimo, se non in euro almeno in qualità e bellezza (bassa, media o commerciale, alta, altissima).

3) Quali sono i principali materiali usati per tingere la giadeite lavanda?

- Il succo di mirtillo

- Prodotti anilinici

- Soluzione violetto genziana

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